La storia con la esse maiuscola che affonda le sue radici nella provincia toscana, in questo caso a San Miniato. Alzi la mano chi sa che Napoleone Bonaparte è stato per ben due volte a San Miniato e che la sua famiglia è profondamente legata proprio a San Miniato? Da non dimenticare, inoltre, che a San Miniato esiste tuttora una villa del milleduecento – Villa Contessa Marianna – che è passata di generazione in generazione fra le più importanti famiglie nobili di San Miniato: la famiglia Lambardi, la famiglia Bonaparte, la famiglia Conti. Chi ha il privilegio di visitarla, può scorgere su un muro esterno lo stemma in pietra serena della famiglia Buonaparte. Quella villa, tra l’altro, fu venduta dalla famiglia di Napoleone alla famiglia Conti l’anno prima che il più celebre di Bonaparte venisse proclamato imperatore, nel 1804. Ma torniamo ai due viaggi di Napoleone nella città della Rocca: il canonico Filippo Buonaparte, zio di Napoleone, risiedeva a San Miniato nell’attuale Palazzo Formichini, oggi sede della Crédit Agricole, nel cuore del nostro centro storico.

Egisto Sarri, L'ingresso di Napoleone a San Miniato. San Miniato (Pisa), Palazzo Formichini Copyright: Provincia di Pisa

Il 2 luglio del 1796 Napoleone, impegnato nella presa di Livorno, si spostò verso San Miniato per fare visita all’anziano zio, come ricordato in un numero della Gazzetta Toscana, edita proprio a San Miniato, e in un quadro di Egisto Sarri (di proprietà della banca e conservato appunto a Palazzo Formichini assieme al bozzetto preparatorio), in cui il condottiero corso entra a cavallo in Città, con l’inconfondibile sagoma della Torre di Federico II sullo sfondo. Le fonti locali tramandano addirittura una visita del giovane Napoleone già nel 1778, quando il futuro imperatore e suo padre sarebbero venuti in Toscana alla ricerca della documentazione attestante le origini nobiliari della famiglia, necessaria per l’ammissione di Napoleone nel prestigioso collegio militare di Brienne, ammissione che poi lo ha fatto diventare il condottiero che ha segnato un secolo intero. All’Accademia degli Euteleti è inoltre conservata la maschera funeraria di Napoleone, tutt’oggi visitabile. Insomma, se Napoleone non avesse avuto quello zio a San Miniato, probabilmente oggi parleremmo di un mondo diverso. E ciò dimostra quanto la storia con la esse maiuscola sia interconnessa con quella delle persone comuni.

Maggiori Info:

Autore Marco Sabia per Immobiliare Buggiani